Se in Olanda, all’improvviso, scendessero tutti insieme dalle biciclette, penso che il paese sprofonderebbe.
Gino Bramieri
  Chi è appassionato di bicicletta e crede in questo mezzo, non solo come opportunità di divertimento, non può non visitare l’Olanda. Circa 1800 Km di piste ciclabili, 1019 Km percorsi in media da ogni abitante ogni anno, sono numeri che impressionano, ma di più impressiona vedere con i propri occhi cosa significano nella realtà. La bici è parte integrante e caratteristica del paesaggio urbano, mezzo di spostamento di persone di ogni età e condizione economica.
L’uso della bicicletta nei Paesi Bassi ha  assunto dignità di scelta culturale in quanto mezzo eco-sostenibile; nel passato è stata scelta obbligata dalla struttura urbana tipica di un paese che ha strappato la terra al mare, che ha costruito le proprie strutture letteralmente sulla sabbia ed ogni metro quadro una conquista sulla natura: il risultato è un paese a misura dei ciclisti e la bici a misura del paese.
L’Olanda è un enorme miscelatore stranamente ordinato di razze, comportamenti individuali, libertà e tradizione, allegria e calvinismo, capitalismo e rigida pianificazione dell’uso del territorio; è un paese che in ogni epoca ha trovato nelle più moderne tecnologie il modo di vincere la forza della natura, e per questo più di altri è in grado di rispettarla.
Nel viaggio di una settimana, compiuto nell’estate 2009, si è scelto di raggiungere Amsterdam in auto, alloggiare in una casetta in campeggio a 10 Km dal centro (ovviamente raggiungibile con pista ciclabile), per poi raggiungere ogni giorno con l’auto una meta diversa (Haarlem, Afsluitdijk o diga del nord, Edam, Kinderdijk -patrimonio UNESCO-, Gouda, Leiden, l’Aja ed infine il parco nazionale de Hoge Veluwe e Maastricht) sostando nei parcheggi di interscambio sempre presenti nelle immediate periferie delle città. Ovviamente non è l’unica nè la migliore scelta possibile, con buone gambe ogni città è raggiungibile in bici autonomamente, l’Olanda è ricca di campeggi e ostelli. L’importante è pianificare il viaggio con precisione prima della partenza, portare una buona attrezzatura impermeabile e mettere in conto di pedalare controvento. 

Qualche consiglio:
La lingua: le indicazioni turistiche sono prevalentemente in olandese anche se praticamente tutti parlano l’inglese
Il periodo migliore: luglio ed agosto, il più bello in primavera inoltrata durante la fioritura dei tulipani,
Il tempo: l’Olanda è ventosa e con tempo variabile è praticamente impossibile non bagnarsi;
L’attrezzatura: la solita per un viaggio in bicicletta, dotarsi di buoni indumenti impermeabili;
Dove mangiare: in ogni città è possibile trovare ristoranti di ogni gusto, tipo e prezzo;
Cosa vedere: in rete o nelle decine di guide a disposizione anche in italiano si può trovare risposta ad ogni esigenza 
N.B.: il vento contrario in bici prosciuga ogni energia, nella pianificazione di viaggio tenetene conto.